Carige fa pulizia: aumento e tagli per tornare in utile

BANCA CARIGE PARTE IN CALO – Parte male, poi prova a ridurre le perdite: Banca Carige cede l’1,93% a 55,9 centesimi per azione con circa 6 milioni di pezzi passati di mano in borsa dopo aver annunciato prima dell’apertura i conti 2013, chiusi con una perdita record di oltre 1,76 miliardi di euro (di cui 770 milioni saranno coperti con l’utilizzo di riserve, 1,02 miliardi con l’utilizzo della riserva sovrapprezzo azioni e 173 milioni saranno portati a nuovo) sulla quale hanno inciso voci non ricorrenti per 1.168,7 milioni ed in particolare rettifiche nette su crediti totali per 1.090,8 milioni.

AUMENTO DA 800 MILIONI, UTILE DAL 2016 – Il Cda dell’istituto ligure ha approvato un aumento di capitale da 800 milioni di euro, pari al massimo consentito dalla delega dell’assemblea dei soci, che avrà luogo a giugno. Banca Carige ha anche approvato il nuovo piano industriale 2014-2018 che prevede un rafforzamento patrimoniale (l’obiettivo è un Rote pari a fine periodo al 9%) e prepensionamenti incentivati per 600 dipendenti della banca, in parallelo alla chiusura di un centinaio di filiali. Il piano prevede la cessione delle compagnie assicurative e di altri asset “non core” del gruppo e il ritorno all’utile nel 2016 per 122 milioni di euro ( il risultato netto dovrebbe poi salire a 219 milioni nel 2018).

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