Banco Bpm frena, per Mediobanca sofferenze valgono il 5% del nominale

BANCO BPM FRENA SUL FINALE – Finale di seduta in recupero per gli indici di Piazza Affari, che sfiorano il mezzo punto percentuale di guadagno negli ultimi minuti di contrattazione. Non così per Banco Bpm, che oscilla attorno ai 3,11 euro della chiusura di ieri dopo aver toccato in mattinata una punta massima di 3,158 euro per azione. Al centro dell’attenzione di analisti e gestori sono le ipotesi di un nuovo collocamento di circa 2 miliardi nominali di sofferenze.

PER MEDIOBANCA SOFFERENZE VALGONO 5% LORDO – Essendo crediti “unsecured” secondo gli analisti di Mebiobanca Securities ci si può attendere un prezzo di collocamento attorno al 5% del valore lordo. Tuttavia la copertura di questa tipologia di Npl, ricordano gli esperti di Piazzetta Cuccia è “pari all’86%”, dunque l’eventuale minusvalenza dovrebbe essere inferiore ai 200 milioni di euro, un impatto tutto sommato trascurabile e che certamente è stato valutato di comune accordo dal top management dell’istituto e dalle autorità europee. Secondo gli analisti è infatti più che probabile che “la dismissione sia stata concordata con la Bce”.

VOLUMI IN LIEVE CALO MA RESTA INTERESSE – Come che sia, gli investitori continuano a seguire con attenzione le evoluzioni del comparto bancario italiano e di Banco Bpm in particolare, anche se oggi i volumi frenano a circa 15 milioni di pezzi, dopo aver più volte toccato i 30-35 milioni di pezzi nelle scorse settimane, con punte anche superiori ai 50-60 milioni di azioni passate di mano in una sola seduta.

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