Hedge Invest, difendersi con le strategie alternative

INVESTIMENTI ALTERNATIVI – Quali segnali arrivano dai fondi alternativi? Hedge Invest, società di gestione del risparmio indipendente specializzata in prodotti di investimento alternativo, ha provato a dare una risposta con i suoi esperti nel corso del workshop di primavera, tenutosi martedì 8 aprile a Milano e introdotto da un’analisi della mappa dei rischi geopolitici a cura di Vittorio Emanuele Parsi, professore ordinario di Relazioni internazionali all’Università Cattolica del Sacro Cuore. La parola è però passata subito ai gestori per l’outlook sulle principali asset class. Secondo Hedge Invest, il 2013 ha ulteriormente consolidato un ambiente ideale per i fondi alternativi, tanto che “anche dai primi mesi del 2014 giungono forti segnali sulla capacità dei gestori di offrire eccellenti rendimenti aggiustati per il rischio in scenari di mercato completamente diversi. A gennaio, a fronte di mercati negativi, i principali fondi alternativi hanno chiuso in territorio positivo con volatilità contenuta, e nel rimbalzo di febbraio i gestori hedge e Ucits hanno saputo partecipare al rialzo, confermando la bontà del loro approccio dinamico. L’accantonamento del rischio sistemico e le conseguenti numerose opportunità per i gestori attivi di trarre valore dall’elevata dispersione delle performance tra i titoli nei principali mercati sembrano dunque confermare la presenza di un ciclo favorevole e sostenibile per i fondi alternativi“. Su questi temi si sono confrontati i manager Marc Chapman, gestore di HI Principia Fund, comparto Ucits Alternativo Long/Short Equity Europa, Filippo Lanza, gestore di HI Numen Credit Fund, comparto Ucits Alternativo Long/Short Credit, e Lorenzo Di Mattia, gestore di HI Sibilla Macro Fund, comparto Ucits Alternativo Global Macro.

LA VISIONE SUI SETTORI
– Il tutto dopo un approfondimento sull’outlook macroeconomico a cura di Elisabetta Manuli, vice presidente di Hedge Invest sgr, e sui trend, le opportunità e i rischi degli hedge e degli Ucits alternativi proposta da Alessandra Manuli, amministratore delegato della sgr (nella foto, in prima fila con il consigliere della sgr Stefano Bestetti). In particolare, dalla relazione del vice presidente è emerso che, secondo la visione sui diversi settori, il mercato azionario offre le migliori opportunità di investimento rispetto alle altre asset class. L’area preferita per il 2014 è l’Europa, in particolare i Paesi periferici, il settore finanziario e i settori legati alla crescita domestica. Interessante anche il mercato giapponese, come trade direzionale dopo la correzione del primo trimestre 2014. L’approccio ai mercati obbligazionari è estremamente prudente e opportunistico: la visione è negativa sul credito societario e obbligazionario dei Paesi emergenti, mentre quella sul credito bancario nell’eurozona e sul credito strutturato negli Stati Uniti è selettivamente positiva. Tra un momento e l’altro del workshop, il conduttore della mattinata Marco Gaiazzi, giornalista di Class Cnbc, ha sottoposto al pubblico degli investitori una serie di domande a mo’ di sondaggio: fra le altre cose, è venuto fuori che il presidente della Bce Mario Draghi è sostanzialmente promosso, ora ci si aspetta una sostanziale stabilità economica, tra i periferici l’Italia fa meno paura e più della metà degli interpellati intravede opportunità nell’azionario.

Di seguito, le prospettive del mercato secondo Stefano Bestetti di Hedge Invest.

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