Bill Gross: attenti ad alzare i tassi, per gli Usa potrebbe significare recessione

GROSS: ATTENTI AD ALZARE I TASSI – Bill Gross, celebre gestore americano responsabile dei fondi obbligazionari di Janus Henderson Investors, ha lanciato l’allarme sulle conseguenze che un rialzo dei tassi potrebbe avere su economie altamente levereggiate come anche quella statunitense che hanno “fatto festa” in questi anni di denaro a costo zero e che non potrebbero non correre il rischio di finire in recessione se la politica monetaria delle grandi banche centrali mondiali si “normalizzasse”. Nel suo ultimo Investment Outlook Gross, che gestisce il fondo Janus Henderson Global Unconstrained Bond Fund da 1,2 miliardi di dollari, ha ammonito Janet Yellen e gli altri banchieri centrali a non basarsi solo su modelli storici “in un’era di politiche monetarie straordinarie”.

I MODELLI STORICI NON BASTANO – “L’adesione di Yellen, Bernanke, Draghi, e Kuroda, tra gli altri, a modelli storici come la Taylor Rule o la curva di Phillips ha distorto il capitalismo che una volta conoscevamo, con conseguenze ignote che gettano ombre sugli anni futuri” ha spiegato il gestore. I modelli elaborati da Taylor e Phillips, infatti, non hanno tenuto in debito conto dell’importanza del credito privato nell’economia, ha sottolineato Gross, notando come negli ultimi 25 anni le tre recessioni Usa, nel 1991, nel 2000 e nel 2007-2009, coincidono perfettamente con una curva dei tassi piatta tra i 3 mesi e i 10 anni.

LEVA ELEVATA PONE CRESCITA A RISCHIO – Poiché al momento tra le due scadenze c’è uno spread dello 0,8%, alcuni sostengono che non vi siano ancora rischi di recessione all’orizzonte. Ma le politiche monetarie “distorte” seguite all’ultima crisi economica hanno finito col creare una leva distruttiva nella parte breve della curva e dalla fine della Grande Recessione a oggi aziende e famiglie sempre più indebitate hanno superato i mille miliardi di dollari di debito. Un peso che non potrebbero più reggere in caso di un aumento dei tassi, con conseguenti riduzioni degli investimenti e dei consumi e, in casi estremi, dei fallimenti.

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