Unicredit: più utili, meno crediti deteriorati

UTILI IN CRESCITA PER UNICREDIT – Unicredit sale del 3,3% a 6,435 euro per azione con oltre 38 milioni di pezzi passati di mano dopo che l’istituto ha anticipato la diffusione della trimestrale, inizialmente prevista per il tardo pomeriggio. Nei primi tre mesi dell’anno la banca guidata da Federico Ghizzoni ha visto l’utile netto salire a 712 milioni di euro (+58,8% su base annua) a fronte di ricavi per 5,6 miliardi (-3,6%).

SI RIDUCONO CREDITI DETERIORATI – In calo i costi operativi (pari a 3,5 miliardi, -1,8% annuo) e gli accantonamenti su crediti (-28,5% a 838 milioni), nonché, per la prima volta dal 2008, i crediti deteriorati lordi (-1,3% rispetto a fine 2013 a 82,5 miliardi, 1,1 miliardo meno di tre mesi prima), con un tasso di copertura del 52,4%. Il coefficiente Cet1 Basilea III è al 9,5% “fully diluted” (9,9% secondo la metodologia “transitional”). La riduzione del portafoglio “Non-Core” procede inoltre “in modo soddisfacente, con crediti lordi in diminuzione a 83,6 miliardi” (-2,0 miliardi rispetto al trimestre precedente e -8,3 miliardi su base annua), come pure il processo di quotazione di Fineco Bank è in corso.

RIMBORSATI ALTRI 5 MILIARDI LTRO – Il piano di rifinanziamento 2014 realizzato a oggi è pari al 36%; nel corso del trimestre UniCredit ha rimborsato altri 5 miliardi di Ltro per un totale di 10 miliardi rimborsati ad oggi. I restanti 16 miliardi “saranno rimborsati gradualmente, facendo ricorso all’ampia platea di investitori istituzionali e sul money market, preservando l’equilibrio tra le scadenze delle poste di bilancio” precisa la nota aggiungendo che il patrimonio netto tangibile sale a 42,1 miliardi (+1,8%). Secondo quanto commenta nella nota lo stesso Ghizzoni “l’obiettivo di utile netto intorno a 2 miliardi di euro che ci siamo dati per il 2014 è più vicino”.

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