Wall Street in rosso: bene Cisco, Wal-Mart delude

UN MIX DI FATTORI AVVERSI – Il mix giusto per una correzione di mercato? Indici in salita da settimane, dati macro e trimestrali deludenti, incertezze provenienti dal quadro geopolitico e dei mercati finanziari. Così anche oggi a Wall Street scattano nuove vendite, dopo che i jobless claims sono calati al minimo dal 2007 (297 mila richieste di sussidio), che la produttività delle imprese Usa è scesa a sorpresa in aprile (-0,6% mensile) mentre i prezzi sono saliti dello 0,3% (il massimo dallo scorso giugno) toccando il +2% su base annua e che Wal-Mart ha presentato conti peggiori delle attese, mentre anche in Europa i listini perdono nuovamente terreno complici dati macro e trimestrali deludenti e la persistente tensione in Ucraina.

PROSEGUE LA CORREZIONE DELLE SMALL CAP – Così dopo una mezzora di lavoro l’indice Dow Jones cede lo 0,60%, mentre l’S&P500 segna -0,50%, il Nasdaq perde lo 0,38%, con le small cap del Russell 2000 in rosso di un altro 0,58% dopo il tonfo di ieri. Tra i principali titoli del listino americano si mettono in luce Cisco Systems (+6,8% dopo una trimestrale superiore alle previsioni di mercato) ed At&t, mentre cedono oltre a Wal-Mart (-2,6%) anche Chevron, Goldman Sachs, Merck e Walt Disney.

BOND ANCORA IN ALLUNGO
-  Dove può andare la liquidità in uscita dall’azionario? Si parcheggia sui T-bond, naturalmente, che infatti vedono il rendimento sul decennale calare sul 2,51% e quello sul trentennale sul 3,32% nonostante i dati macro. L’oro invece scivola sui 1.296 dollari l’oncia (10,4 dollari in meno dei livelli di ieri), l’argento torna a 19,60 dollari (18 centesimi di perdita) e il petrolio oscilla sui 101,88 dollari al barile (25 centesimi meno della vigilia).

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