Neuberger Berman: attenti a non avere portafogli troppo poco diversificati

TEMPO DI FERIE, OTTIME PER TORNARE UMILI – Nell’emisfero settentrionale, è il periodo dell’anno in cui partiamo per la campagna, la montagna o il mare. Lasciamo scaricare la batteria del cellulare, ci mettiamo comodi e abbandoniamo i report degli analisti sulla scrivania dell’ufficio. Nel mondo moderno, ricorda Erik Knutzen, Chief investment officer – multi asset class di Neuberger Berman, le vacanze rappresentano una delle poche opportunità di fare un passo indietro e fare valutazioni con una prospettiva di lungo termine, uscendo dal compiacimento e spingendo lo sguardo oltre l’orizzonte per ricordarci il valore dell’umiltà e i pericoli della presunzione.

NON SI DEVONO DETENERE SOLO ASSET RISCHIOSI – “In quanto investitori, l’umiltà ci dice di diffidare dei portafogli creati sulla base di certezze apparenti. L’umiltà ci dice di diversificare”. Anche perché, prosegue il gestore, “quando i mercati azionari sembrano capaci di salire e basta, gli investitori possono cadere nella trappola fin troppo umana di voler detenere solo asset rischiosi. Ma l’umiltà e la prospettiva di lungo termine ci ricordano che è importante diversificare ed essere pronti ad affrontare il rischio di un cambiamento nel regime di mercato”. Tra uno o due anni, il contesto di investimento potrebbe essere radicalmente diverso.

LO SCENARIO POTREBBE MUTARE IN POCHI ANNI – “È probabile che i tassi cresceranno, ma anche se non dovessero crescere, è ugualmente probabile che la volatilità aumenterà e che le correlazioni di mercato cambieranno. Se, quando e come tale transizione avverrà è fonte di grande incertezza”. Soprattutto, “se neanche una componente di portafoglio è in rosso, può darsi che la diversificazione non sia adeguata. Può anche darsi che il portafoglio rispecchi le proprie convinzioni (e ci può stare). Ma è consigliabile controllare che non si tratti invece di un’inconsapevole concentrazione di rischio. Una corretta diversificazione comporta diverse posizioni in rosso, esposizioni che l’investitore detesta profondamente, ma che l’umiltà gli impone di mantenere”.

QUESTA ESTATE PORTAFOGLI BEN DIVERSIFICATI – Al mercato non piacciono gli asset sensibili all’inflazione, ma l’umiltà, prosegue l’esperto, ci dice che torneranno utili se l’aumento dei prezzi genererà un rendimento a sorpresa. “L’umiltà ci ricorda di verificare che le strategie alternative, a bassa volatilità e non correlate inserite nei nostri portafogli, non siano troppo sottopesate dopo essere rimaste indietro per mesi e mesi rispetto alle strategie maggiormente direzionali, perché prima o poi potrebbero tornare utili se le condizioni dovessero cambiare. L’umiltà ci avvisa che la correlazione negativa tra azioni e obbligazioni alla quale siamo abituati potrebbe improvvisamente venir meno con l’inversione del ciclo dei tassi d’interesse”. Pertanto, il consiglio di Erik Knutzen è: “quest’estate mantenete i portafogli ben diversificati”.

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