Gacs, si va verso il rinnovo ma il costo potrebbe cambiare

GACS, SI VA VERSO PROROGA – Il governo pare intenzionato a rinnovare, come da attese, le garanzie pubbliche sulle cartolarizzazioni (Gacs), in scadenza il 16 agosto. Il relativo decreto dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, subito dopo la conversione in legge del decreto relativo al salvataggio delle due banche venete e la messa in sicurezza di Mps.

FINORA UTILIZZO LIMITATO – L’estensione delle Gacs sarebbe per ulteriori 18 mesi, ma avverrebbe secondo indiscrezioni di stampa ad un costo superiore a quello attuale a causa della variazione degli spread di credito di alcuni emittenti. L’obiettivo è naturalmente quello di incoraggiare l’uso di uno strumento finora poco utilizzato dalle banche. Vi hanno fatto ricorso al  momento solo Banca popolare di Bari (per un’emissione di Npl di 480 milioni), Banca Carige (per 938,3 milioni) e Creval (per 1,5 miliardi).

UNICREDIT E MPS CI STANNO PENSANDOUnicredit ha già fatto sapere che potrebbe valutare di utilizzare le Gacs nei prossimi mesi per il portafoglio “Fino” (da 17,7 miliardi complessivi), come pure Mps per la sua cartolarizzazione da 28,6 miliardi. Ulteriori istituti potrebbero aggiungersi entro la fine dell’anno, grazie alla crescente effervescenza del mercato italiano dei crediti deteriorati. Al momento tuttavia non si registrano reazioni particolarmente positive da parte dei titoli del comparto bancario, con solo Intesa Sanpaolo che a Piazza Affari sale dello 0,28%, mentre sono in rosso Banco Bpm, Bper Banca, Ubi Banca e Unicredit.

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