Amundi, il retail spinge la raccolta del semestre, utili a quota 308 milioni

RACCOLTA RETAIL IN CRESCITA – Risultati in decisa crescita per il gruppo Amundi nei primi sei mesi del 2017: come annunciato stamane dall’asset manager francese, le masse gestite (asset under management) sono salite a 1.121 miliardi di euro al 30 giugno (a 1.342 miliardi se si tiene conto della neo-acquisita Pioneer Investments). Robusta la raccolta netta, cresciuta di 28,8 miliardi di euro grazie ai risultati della raccolta retail (+7,5 miliardi), in particolare su prodotti a medio/lungo termine, mentre effetti stagionali hanno portato a un deflusso di fondi (-11,2 miliardi) per la raccolta da clienti istituzionali e i prodotti di tesoreria.

910 MILIONI DI RICAVI, 308 MILIONI DI UTILI – I ricavi netti di periodo sono risultati pari a 910 milioni di euro (+8,6%), di cui 478 milioni (+7,9%) riferiti al solo secondo trimestre. Il rapporto costi/ricavi è migliorato di 2 punti percentuali al 49,9% (scendendo ulteriormente al 48,5% nel solo secondo trimestre). L’utile netto di gruppo è salito a 308 milioni (+10,9% rispetto al primo semestre 2016), ovvero a 162 milioni nel solo secondo trimestre (+9% rispetto all’analogo periodo dello scorso anno).

180 MILIONI DI SINERGIE DAL 2020 – Per quanto riguarda il patrimonio netto tangibile, esso è salito a 4,6 miliardi (1,5 miliardi pro forma), riflettendo l’acquisizione di Pioneer Investments (effettiva dal 3 luglio); il coefficiente patrimoniale Cet1 pro forma è superiore al 10%. A valle dell’acquisizione di Pioneer Investments il gruppo ha già definito la nuova squadra di manager e lanciato un piano di integrazione. Si prevede che le sinergie siano in linea con quanto già annunciato: 150 milioni di sinergie di costi e 30 milioni di sinergie di ricavi entro un anno (2020) dopo il completamento del processo di integrazione i cui costi (190 milioni) impatteranno sui bilanci 2017 e 2018.

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