Risparmio e pianificazione, ecco un caso concreto

Gli input. Leonardo, nato il primo luglio 1974, geometra, lavora come autonomo nel settore privato dall’1 giugno 1999. Ha un reddito netto di 26.000 euro e un consumo di 15.000 euro annui. È sposato con Sara, nata l’uno giugno 1977, ragioniera, impiegata nel settore privato dall’1 giugno 2002 con un reddito netto di 18.000 euro e un consumo annuo di 10.000 euro. La famiglia ha altri redditi netti pari a 3.600 l’anno. Hanno una figlia, Emma, nata il primo settembre 2005, che consuma 8.000 euro. La situazione patrimoniale evidenzia 133.000 euro in attività finanziarie, un’abitazione del valore di 270.000 euro acquistata nel febbraio del 2000 con un mutuo di 100.000 euro, tasso fisso, durata 30 anni, rata pari a 450 euro. Inoltre, hanno altre attività reali per 41.000 euro. Le esigenze e gli obiettivi di investimento sono, in ordine di priorità: 1) realizzare una scorta monetaria e un fondo di emergenza per pagamenti e gestione degli imprevisti di relativa entità; 2) realizzare un accantonamento finanziario per una sufficiente autonomia finanziaria in caso di riduzione delle entrate da lavoro e sopportare eventuali crisi dei mercati; 3) assicurare a Emma la frequenza dell’iter educativo che, a partire dal 2015, contempli i costi del termine della scuola primaria (900 euro), della scuola secondaria di primo grado (2016-2018: 1.000 euro annui) e di secondo grado (2019- 2023: 1.500 euro annui) e la frequenza universitaria quinquennale (2024-2028: 3.000 euro annui); 4) acquistare una casetta del valore di 130.000 euro nel 2024; 5) incrementare la ricchezza nel tempo.

Gli output. Elaborare un report che evidenzi: a) l’analisi del conto economico del 2014 e, in caso di deficit di risparmio mensile, la quantificazione di un fondo di copertura; b) la dinamica del conto economico prospettico in funzione del ciclo di vita familiare; c) la stima, con procedure obiettive, delle somme per realizzare la scorta monetaria; d) la verifica se con le risorse residue possano essere raggiunti gli obiettivi al punto 3 e 4 e, se no, con quale distanza; e) la quantificazione dell’incremento della ricchezza nel 2034; f) la strategia di investimento “life cycle” che, con il vincolo dell’attitudine al rischio, consenta di conseguire gli obiettivi prefissati.

*presidente di Progetica

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