TENSIONI PORTOGHESI E NON SOLO – La crisi del Banco Espirito Santo, che si somma all’incertezza sulle future mosse della Federal Reserve, sulla tenuta della crescita degli utili e alle tensioni in Medio Oriente, suggerisce agli investitori di cercare “paradisi sicuri”. Così a fine seduta il Dow Jones cede lo 0,42%, l’S&P500 è in calo dello 0,41%, il Nasdaq perde lo 0,52% mentre le small cap del Russell 2000 arretrano dell’1,02%, in ogni caso riprendendosi tutti dai minimi intraday.
BENE VERIZON E INTEL – Tra le blue chip americane oltre a titoli più difensivi si mettono in luce Verizon Communications e Intel con rialzi di oltre l’1% a testa, mentre perdono altrettanto Home Depot, Nike ed Exxon Mobil. I T-bond, nonostante qualche vendita sul finale, vedono il rendimento sul decennale scivolare sul 2,54% e quello sul trentennale restare sul 3,37%. L’oro sale a 1337 dollari l’oncia (8,4 dollari più di ieri), l’argento sui 21,46 dollari (29 centesimi di guadagno) ed il petrolio risale sui 102,87 dollari, 74 centesimi più della precedente chiusura.