PRELIOS COME I GAMBERI – Prelios apre la settimana in calo, ma non tracolla, dopo che Pirelli, Intesa Sanpaolo, UniCredit e Fenice, ossia i principali azionisti dell’ex Pirelli Re, hanno respinto la contro offerta avanzata venerdì dalla cinese Cefc Group ha infatti presentato a un’offerta vincolante per l’acquisto del 34,77% di Prelios, più 211 milioni di azioni di classe B (44,86% totale) a 0,1160 euro per azione con un premio del 10,48% rispetto a quello proposto mercoledì scorso da Burlington Loan Management (pari a 0,1050 euro per azione).
TITOLO RESTA SOPRA VALORI OPA BURLINGTON – Il titolo segna infatti un calo del 3,68% ma si mantiene a 11,25 centesimi di euro per azione, dunque ad un livello nettamente superiore all’offerta di Burlington Loan Management, quasi ad indicare che secondo il mercato l’asta per Prelios non finisce qui e ci si può attendere ulteriori rilanci. Al momento tuttavia come detto i principali azionisti del gruppo hanno fatto sapere che non daranno seguito all’offerta Cefc, “anche in considerazione del fatto che la stessa non è accompagnata da documentazione bancaria attestante la disponibilità delle risorse finanziarie per il pagamento del prezzo offerto”.
INCERTEZZE SU RISORSE FINANZIARIE CEFC – Un dettaglio non trascurabile, visto che negli ultimi tempi da Pechino è giunto un deciso colpo di freni alle acquisizioni di asset esteri in particolare nei settori immobiliari e dell’entertainment (negli ultimi 2 anni società cinesi hanno rilevato 12 club calcistici europei, tra cui Atletico Madrid, Inter e Milan), per il timore che l’eccessivo ricorso all’indebitamento bancario possa minare la stabilità delle corporation rosse, tanto più in vista di un graduale rialzo dei tassi d’interesse in tutto il mondo.