Trimestrali e Argentina scatenano le vendite a Wall Street

GLI INVESTITORI ALLEGGERISCONO LE POSIZIONI – Trimestrali deludenti per Micron Technology ed Exxon Mobil e l’incertezza circa l’evolversi del nuovo “default tecnico” argentino porta gli investitori ad alleggerire le posizioni a Wall Street, che anche secondo l’ex numero uno della Federal Reserve, Alan Greenspan, è a rischio di una correzione dopo aver corso a lungo e migliorato ripetutamente i record storici. Così a fine giornata il Dow Jones cede l’1,88%, l’S&P500 perde l’1,93%, il Nasdaq chiude a -2,00% e le small cap del Russell 2000 sono in rosso del 2,04%.

REGGONO I BOND, MALE ORO E PETROLIO – Tra le blue chip oltre ad Exxon Mobil perdono oltre il 3% anche Nike e American Express, ma nessuno dei primi trenta titoli industriali americani riesce a evitare di cedere almeno lo 0,7 % (come nel caso di Coca Cola e Microsoft). Dal canto loro i T-bond, già ieri in deciso calo, vedono il rendimento sul decennale restare sul 2,56% e quello sul trentennale sul 3,32% grazie al’afflusso di liquidità in uscita dall’azionario. L’oro cala a 1285,40 dollari l’oncia (12,7 dollari meno di ieri), l’argento termina a 20,49 dollari (18 centesimo sotto l’ultima chiusura) e il petrolio arretra sino a 97,99 dollari al barile (1,61 dollari meno del precedente fixing).

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