Nei conti di Intesa Sanpaolo alcune sorprese positive

INTESA SANPAOLO IN ALTALENA DOPO I DATI – Una fiammata subito dopo la trimestrale, chiusa con risultati decisamente sopra la media, poi qualche presa di profitto ha ridotto il rialzo di Intesa Sanpaolo, che nel primo pomeriggio oscillava a 2,246 euro (+0,72%) dopo aver toccato i 2,292 euro (+2,3% circa) subito dopo il dato. I conti sono infatti apparsi “eccellenti” secondo molti operatori, con un utile netto salito a 217 milioni di euro, circa 100 milioni di euro sopra le stime di consenso, ovvero a 720 milioni nel semestre (quasi 1,2 miliardi escludendo l’aumento retroattivo della tassazione della plusvalenza registrata nel 2013 sulla quota detenuta in Banca d’Italia).

PIACCIONO I RISULTATI DEL TRADING E LE MINORI RETTIFICHE – I proventi operativi netti sono stati pari a 4,45 miliardi di euro (+8,5% rispetto al primo trimestre e +9,4% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno), anche in questo caso meglio delle aspettative grazie in particolare al contributo del trading (409 milioni) e delle commissioni nette (pari a 1.727 milioni). Gli accantonamenti e le rettifiche di valore raggiungono nel trimestre i 1.427 miliardi (erano 1.144 milioni tre mesi prima e 1.575 milioni nel secondo trimestre 2013). I costi operativi sono pari a 2,045 miliardi. A fine giugno, il Core Tier1 “pro forma” era pari al 12,9%. Nel complesso sono apparsi migliori sia i risultati del trading, sia l’utile netto, anche grazie a minori rettifiche su crediti.

IL COMMENTO DI MESSINA
– “Intesa Sanpaolo chiude il primo semestre del 2014 con risultati di qualità elevata – tra i migliori in Europa in termini di crescita dei ricavi – e pienamente in linea con il Piano di Impresa. Siamo nelle migliori condizioni per uscire vincenti dall’impegnativo passaggio costituito dall’Asset Quality Review e dagli Stress Test”, ha commentato il consigliere delegato e ceo Carlo Messina .

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!