Promotori, Consultique soffre

BILANCIO IN (CHIARO)SCURO – Si apre oggi a Lazise sul Garda il quarto congresso nazionale dei consulenti fee only, di cui gran regista è Consultique. Ma come va il gruppo veronese fondato nel 2001 da Cesare Armellini, pioniere nel nostro paese della consulenza a pagamento? I numeri del bilancio 2013 sono più in scuro che in chiaro, poiché l’esercizio è passato in perdita, sia pur limitata a circa 2.000 euro dai quasi 170.000 euro di utile del 2012. Decisamente peggio sono andati i ricavi, caduti anno su anno del 7% da oltre 1,8 milioni a poco più di 1,6 milioni mentre il margine di intermediazione si è contratto da 1,6 a 1,5 milioni.

I MOTIVI DEL RALLENTAMENTO
– Perché questo rallentamento? La relazione sulla gestione (vedi documento) firmata dal presidente Massimo Emanuele Armellini lo spiega: “le motivazioni principali derivano dal decremento del 71% del conto di ricavo ‘perizie derivati non Mifid’ (-149.912 euro), del 100% del conto di ricavo ‘consulenza derivati non Mifid’ (-53.900 euro), del 32% del conto di ricavo ‘altri canoni annuali’ 8-44.837 euro) e del 48% del conto di ricavo ‘servizi editoriali e vari continuativi’ (-34.298 euro)”.

PREVISIONI PER LA FINE DELL’ANNO
– Al di là del linguaggio bilancistico, insomma, si capisce che il business di Consultique – cioè la consulenza ai fee only – ha subito una battuta d’arresto e, fra l’altro, lo scorso anno Consultique ha cessato l’attività di sim. E quest’anno? “Per il 2014″, conclude Armellini, “si prevede un incremento dei risultati dovuti all’attività di consulenza finanziaria diretta agli investitori e delle perizie tecniche su strumenti e prodotti finanziari”.

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