Fiat ancora in rosso, Credit Suisse non è convinta

FIAT STENTA ANCHE OGGI – Fiat in calo (-2,42%) anche stamane; a pesare sul titolo sono le reazioni degli analisti al profit warning di Ford di lunedì sera, che confermano lo scenario sempre più complicato per l’intero settore auto mondiale. In una nota Credit Suisse sottolinea ad esempio come le vendite continuino ad andare male in Europa, stiano deteriorandosi in Russia e in America Latina, mentre negli Usa si fa un utilizzo crescente di incentivi alla vendita.

PER CREDIT SUISSE RISCHIA DI SOTTOPERFORMARE – Fiat, in particolare, sul quale gli esperti svizzeri mantengono un “underperform” (farà peggio del mercato, ndr) con target price di 6 euro per azione, rischia di perdere la cacità di sorprendere con operazioni societarie “dopo le modifiche ai prezzi di listino proposte per gli Stati Uniti da metà ottobre”. Un debito netto di 9,7 miliardi di euro appare inoltre “oneroso”, mentre l’annunciato debutto del titolo a Wall Street in questa fase del ciclo statunitense “sembra un preludio ad un aumento di capitale”, mentre le voci su possibili fusioni con Peugeot-Psa o Volskwagen appaiono poco probabili.

ATTENZIONE AL 30 OTTOBRE – Il fatto che Ferrari e Maserati possano continuare a rimanere autonome senza raggiungere la scala di un marchio “di massa” non viene giudicata di per sé particolarmente importante, mentre una Ipo parziale di Ferrari “sarebbe stata giudicata positivamente a nostro avviso”, ma sembra esservi “poco appetito tra dirigenti o gli azionisti per una simile mossa”. Attenzione infine che data le “guidance” molto positive, il 30 ottobre con la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre potrebbe esservi una revisione (al ribasso) degli obiettivi per l’intero 2014.

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