Al cavallino serve un Suv per correre ancora in borsa

FERRARI RALLENTA LA CORSA IN BORSAFerrari che dopo aver guadagnato il 4% abbondante in settimana tira il fiato e oscilla sui 91,95 euro per azione, solo lo 0,27% in più della chiusura di ieri, con oltre 650 mila titoli passati di mano a metà pomeriggio. In realtà a questi livelli il titolo resta vicinissimo ai massimi storici di 111,46 euro e di un 131% abbondante sopra i livelli di 12 mesi or sono.

VALUTAZIONI CARE, SERVE IL SUV – Valutazioni che appaiono ormai “da amatore”, visto che corrispondono ad un rapporto prezzi/utile normalizzato superiore a 43 volte, e che fanno sottolineare ad alcuni commentatori come Sergio Marchionne, numero uno del cavallino rampante oltre che di Fiat Chrysler Automobiles, abbia bisogno di un Suv (confermato in conference call per riuscire ad aumentare i volumi preservando l’esclusività del marchio) per giustificare simili multipli.

EQUITA SIM POSITIVA SUI CONTI – Alla luce di tutto ciò Equita Sim continua ad avere una visione positiva del titolo, pur con un target price pari a 85 euro (dunque inferiore alle quotazioni correnti), senza tener conto della nuova famiglia di vetture, dopo una trimestrale migliore delle attese con ricavi in crescita del 13,5% annuo a 902 milioni di euro, un Ebitda in crescita del 30% a 270 milioni (con un margine del 29,3%) e un utile netto salito del 29% a 136 milioni. L’Ebitda margin al picco è tuttavia visto pari al 32% contro il 36%-37% indicato come obiettivo da Marchionne: basterà il Suv a colmare il gap e giustificare le attuali valutazioni borsistiche?

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