GIORNATA NO PER I BANCARI ITALIANI – I dati macro italiani che confermano come la deindustrializzazione non accenni ad arrestarsi nel paese e le ulteriori prese di profitto su tutto il comparto finanziario europeo pesano oggi sui principali titoli bancari italiani, mentre cresce l’attesa per annunci di nuove fusioni e acquisizioni che molti analisti ritengono inevitabili dopo gli esiti dell’Asset quality review della Bce.
CHE FARA’ UBI BANCA? – Ubi Banca (in calo stamane del 3,4% a Piazza Affari), in particolare, viene da molti indicata come possibile polo aggregante, anche se non sembra intenzionata a intervenire in vicende come quelle di Banca Carige o Mps. Semmai, ragionano alcuni analisti, l’istituto guidato da Victor Massiah potrebbe approfittare delle necessità altrui per rafforzare la sua quota di mercato (sulla stampa si fa l’ipotesi di un interesse per una parte degli sportelli ex Antonveneta che Mps potrebbe cedere), ma anche tale ipotesi appare quanto meno prematura alla luce dello scenario sempre più recessivo del mercato italiano.