“Voluntary disclosure” in sole due pagine

SEMPLIFICAZIONE – La “voluntary disclosure” accelera in Parlamento, ma intanto emergono dettagli importanti: il modello per il rimpatrio dei capitali sarà semplice, composto di sole due pagine; mentre l’applicazione del metodo forfettario non comporterà particolari vantaggi per il contribuente che adotti la procedura di dichiarazione volontaria.

IL VIA LIBERA
– Andiamo con ordine. Ieri la Commissione giustizia e finanze del Senato ha concluso la discussione generale sul provvedimento già approvato dalla Camera. L’intenzione è di dare via libera alla “voluntary disclosure” entro fine anno concludendo con il semaforo verde ad un testo che non si discosterà molto da quello già varato dall’aula di Montecitorio.

LE DUE PAGINE
– Il modello di adesione alla collaborazione volontaria su cui sta lavorando l’Agenzia delle Entrate sarà “snello”, composto di sole due pagine, a cui il contribuente dovrà allegare tutta la documentazione necessaria per provare quanto autodichiarato. Le due pagine dovranno essere riempite con i dati anagrafici, compilando le tre sezioni relative a “attività estere”, “maggiori imponibili” e “nuovi investimenti all’estero”.

TRIPLICAZONE DEI COSTI
– Il modello prevederà la possibilità di adottare il metodo forfettario di calcolo. Metodo che però non produrrà alcuna semplificazione nei calcoli perché non sarà applicato se non in casi molto rari. Di solito, infatti, comporta una triplicazione dei costi della collaborazione volontaria, senza considerare le sanzioni per l’omessa compilazione del quadro RW.

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