Wall Street soffre il taglio delle stime Opec

L’ORO NERO IMPENSIERISCE NEW YORK – L’ulteriore calo dei prezzi del petrolio dopo la revisione al ribasso (-300 mila barili al giorno, a 28,9 milioni di barili al giorno) delle stime Opec (che il mese scorso ha confermato il tetto produttivo a 30 milioni di barili al giorno) sulla domanda per il proprio greggio l’anno venturo pesa su Wall Street, dove dopo un’ora di scambi il Dow Jones cede lo 0,75%, mentre l’S&P500 oscilla a -0,58%, il Nasdaq arretra dello 0,39% e le small cap del Russell 2000 sono in calo dello 0,59%.

PETROLIO SOTTO I 62 DOLLARI AL BARILE
– Stabili per ora i T-bond che vedono il rendimento del decennale confermarsi attorno al 2,21% già visto ieri, mentre quello del trentennale rimane sul 2,87%. L’oro si conferma a 1.232 dollari l’oncia (sui livelli di ieri sera), l’argento oscilla a 17,15 dollari (2 centesimi di rialzo) e il petrolio cade come detto sui nuovi minimi a 5 anni, a 61,99 dollari al barile (1,83 dollari al barile meno dell’ultima chiusura).

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