Sui tassi la pazienza della Fed ha un limite

QUELLA PICCOLA PAROLA – Nel mondo della finanza, molto più che in quello della politica, l’attenzione ai singoli termini è essenziale per non mancare bersaglio. Così ieri sera a Wall Street il discorso del presidente della Federal Reserve, Janet Yellen, è stato seguito con la stessa concentrazione con cui un temo si seguivano e “decrittavano” i discorsi dei leader dell’ex Unione Sovietica.

LA PAZIENZA DELLA FED HA UN LIMITE – A colpire l’attenzione dei commentatori è in particolare l’uso della parola “patient” (paziente), usata per descrivere l’attitudine che la Federal Reserve vuole dimostrare in merito ad un eventuale rialzo dei tassi d’interesse. L’ultima volta che venne utilizzato tale termine in un discorso ufficiale dei vertici della banca centrale americana fu nel gennaio e nel marzo del 2004 e precedette un rialzo di un quarto di punto dei tassi deciso nel giugno dello stesso anno.

WALL STREET PREPARA IL CONTO ALLA ROVESCIA – Nei precedenti 18 discorsi pronunciati da Ben Bernanke prima e Janet Yellen poi la frase utilizzata riguardo ai tassi sottolineava la volontà della Fed di mantenerli  bassi “per un considerevole periodo di tempo”. Così ora l’attenzione degli investitori si sposta al prossimo appuntamento, il 28 gennaio, quando la Yellen potrebbe tornare a usare l’aggettivo “paziente” segnalando che un primo lieve aumento dei tassi è possibile (il mercato al momento si attende un annuncio in tal senso tra il secondo e il terzo trimestre dell’anno venturo).

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