Banche sottotono, UnipolSai in altalena

BANCARI ITALIANI SOTTOTONO – Giornata da dimenticare per i titoli bancari italiani, complice indirettamente la crisi greca che fa ricollocare i capitali degli investitori maggiormente avversi al rischio sui “porti sicuri” rappresentati dai titoli di stato tedeschi (e francesi), che toccano nuovi rendimenti minimi, mentre si riallarga lo spread con Btp e Bonos. Così le banche come Intesa Sanpaolo, ma anche Unicredit (che paga anche lo slittamento al 2015 della chiusura dei dossier Uccmb e Pioneer), Banco Popolare, Ubi Banca o Bpm, perdono tra l’1,8% e il 2,7% a testa con oscillazioni amplificate dal calo dei volumi dovuto al clima semifestivo delle sedute di fine anno.

UNIPOL IN ALTALENA, PRIMA SALE POI CEDE – Il clima d’incertezza aveva stamane risparmiato tra gli altri titoli finanziari tricolori UnipolSai, arrivata a segnare un massimo di 2,314 euro per azione ma poi tornata a calare sino a 2,224 euro a titolo prima di rimbalzare poco sopra quota 2,25, quando sono passati di mano poco più di 4,1 milioni di pezzi, senza particolari novità societarie o di borsa.

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