Piazza Affari anche nel 2015 riparte dalle banche

MILANO INIZIA IL 2015 IN PUNTA DI PIEDI – Inizio d’anno sonnolento a Piazza Affari dove gli indici in tre quarti d’ora azzerano il rialzo iniziale e i volumi si mantengono bassi a causa del clima semifestivo. Il Ftse Mib oscilla a +0,05%, il Ftse Italia All-Share segna +0,17% e il Ftse Italia Star guadagna lo 0,44%. Sempre meglio di Tokyo, che inizia il 2015 con un calo dell’indice Nikkei225 a 17.450 punti (-1,57%), mentre Hong Kong guadagna l’1,07% e Shanghai chiude a +2,20%. Due giorni fa Wall Street aveva chiuso l’anno con un calo del Dow Jones dello 0,89%, mentre l’S&P500 ha ceduto l’1,03% e il Nasdaq ha terminato a -0,87%.

DRAGHI (BCE) FA RIPARTIRE I TITOLI BANCARI
– Tra le blue chip italiane si mettono subito in luce i bancari, dopo le parole di Mario Draghi, presidente della Bce, secondo cui non si può escludere un rischio deflazione per l’Eurozona, dichiarazione che per molti segnalerebbe il prossimo annuncio del lancio di un quantitative easing già a fine mese. Bene dunque Bpm e Ubi Banca, ma anche Intesa Sanpaolo e Banco Popolare, oltre ad Atlantia. In ribasso di circa un punto Salvatore Ferragamo e Cnh Industrial.

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