Parte la corsa al Quirinale, Mario Draghi si chiama fuori

I “PAPABILI” Mario Draghi si tira fuori dal totonomine per la scelta del prossimo inquilino del Quirinale. Dopo che questa mattina Giorgio Napolitano ha ufficializzato le dimissioni dal suo secondo mandato come presidente della Repubblica, il dibattito sulla successione al Colle si è fatto ancora più acceso: da Giuliano Amato ai presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, da Anna Finocchiaro a Roberta Pinotti e Paola Severino, dai giuristi Marta Cartabia, Gustavo Zagrebelsky e Stefano Rodotà a esponenti di punta del Pd come Sergio Chiamparino, Piero Fassino, Dario Franceschini, Walter Veltroni, Pierluigi Bersani, Massimo D’Alema. Senza scordare appunto le ipotesi Pier Carlo Padoan, attuale ministro dell’economia e Mario Draghi, presidente della Bce.

MARIO DRAGHI: “NO GRAZIE” – Il numero uno dell’Eurotower da parte sua, ha preferito però fugare fin da subito ogni dubbio: “è un grande onore essere preso in considerazione, ma non è il mio lavoro”, ha spiegato Mario Draghi: “E’ importante il lavoro che sto svolgendo adesso, ne sono contento e continuerò a svolgerlo”.

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