Un 2014 da dimenticare per l’hedge fund Brevan Howard

UN ANNO DIFFICILE – Per oltre un decennio, Brevan Howard ha percorso un sentiero ascendente fino a diventare uno dei più potenti fondi hedge in Europa. Ma negli ultimi mesi la sua fortuna è svanita, scrive il Wall Street Journal. Il fondo sulle materie prime è stato chiuso a seguito di una performance deludente e gli asset in gestione sono crollati, con il fondo flagship che ha registrato deflussi per diversi miliardi di dollari nella seconda metà del 2014. Così l’hedge fund ha chiuso il suo primo anno in rosso, mentre due dei co-fondatori sono rimasti coinvolti in questioni legali di alto profilo. Secondo i dati del Wall Street Journal, tra fine maggio e fine dicembre gli investitori hanno ritirato circa 4,2 miliardi di dollari dal fondo flagship di Brevan, il Master fund. Gli asset totali dell’hedge fund, compreso il fondo Master, sono scesi a 32,8 miliardi di dollari a fine 2014 dai 37,3 miliardi di maggio.

ALAN HOWARD
– Il capo di Brevan è il miliardario Alan Howard (nella foto), basato in Svizzera, che ha costruito la sua reputazione mettendo a segno grossi guadagni durante la crisi finanziaria. Il gestore 51enne, nato in Inghilterra, si è piazzato 12esimo nella recente classifica dei maggiori hedge fund manager stilata da LCH Investments NV, con incassi per 17,4 miliardi di dollari dal lancio del fondo. L’hedge fund Brevan fa parte di un gruppo di prodotti noti come hedge fund “macro”, molti dei quali hanno avuto vita difficile negli ultimi anni.

I FONDI HEDGE MACRO – Questi particolari fondi scommettono su bond, valute e altri asset e cercano di predire i principali cambiamenti sui mercati finanziari. Ma non sono riusciti a identificare correttamente i grandi trend su cui puntare, in parte anche a causa delle politiche delle banche centrali volte a incentivare la crescita, ha detto al Wsj Sam Diedrich, che gestisce circa 1,1 miliardi di dollari per la Pacific Alternative Asset Management Co. LLC e investe in fondi macro. Il quantitative easing, ha spiegato, “ha creato un ambiente di bassa volatilità dove tassi e valute hanno smesso di muoversi”.

Vuoi ricevere le notizie di Bluerating direttamente nella tua Inbox? Iscriviti alla nostra newsletter!