NON C’È SOLO LA GRECIA – Non c’è solo la Grecia a protestare e cercare una via d’uscita da politiche di austerity volute dalla Ue sotto la pressione tedesca che hanno schiantato l’economia di Atene. La protesta contro una crisi mal gestita che non fa intravedere alcuna prospettiva di ripresa a breve termine per milioni di cittadini europei sta da tempo ingrossando le fila di partiti xenofobi e anti-euro in Italia e Francia, mentre anche in Spagna le proteste non si placano.
BOMBA FORECLOSURE A DUBLINO – Persino l’Irlanda, spesso citata come esempio “virtuoso” della ricetta di austerità fiscale portata avanti in questi anni in Eurolandia da alcuni mesi vede crescere la resistenza dei proprietari di casa che si sono viste mettere all’asta l’immobile non essendo riusciti a pagare regolarmente le rate dei mutui. Secondo Bloomberg, che cita dati della banca centrale di Dublino, in Irlanda almeno 117 mila mutui immobiliari vedono pagamenti in ritardo e via è il rischio concreto che il numero delle procedure di “foreclosure” possa lievitare rapidamente nei prossimi mesi. Con le elezioni politiche in programma l’anno prossimo il tema sta iniziando a guadagnare visibilità anche nei dibattiti politici. Dopo Atene anche Dublino avanzerà richieste di minore austerity in Europa?