Telecom Italia resta sotto i riflettori a Milano

TELECOM ITALIA TRA RISCHI E OPPORTUNITA’ – Pesa più il rischio industriale relativo ad un possibile “spegnimento” che venisse reso obbligatorio dal governo della rete in rame (con relative negative ricadute in termini di svalutazione accelerata dell’asset in questione) o la possibilità che un operatore europeo punti a integrarsi con l’ex monopolista telefonico italiano? Piazza Affari dà oggi un primo responso vedendo il titolo Telecom Italia chiudere la prima seduta di marzo in rialzo dell’1,31% a 1,08, dopo aver sfiorato gli 1,10 euro, massimo dall’aprile 2011.

C’E’ ATTESA PER IL PIANO PER LA BANDA LARGA – A sostenere il titolo è infatti l’indiscrezione che vorrebbe Orange interessata a valutare una fusione che darebbe vita a un gruppo italo-francese ma che successive precisazioni giunte dall’ex France Telecom hanno poi ridimensionato a semplice “ragionamento” senza alcun abboccamento né incontro tra le parti. In ogni caso il tema del rilancio delle infrastrutture tecnologiche italiane pare destinato a tener banco a Milano ancora a lungo, coinvolgendo anche altri operatori come Mc-Link, specializzato nei servizi di telecomunicazioni alle piccole e medie imprese tramite fibra ottica, salito oggi del 17,85% grazie alle attese per investimenti sino a 12,5 miliardi di euro legati al prossimo piano per la banda larga che domani dovrebbe essere esaminato dal Consiglio dei ministri.

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