I PRIMI NUMERI – Dopo l’accordo per lo scambio automatico di informazioni fiscali con Svizzera (vedi notizia), Liechtenstein (vedi notizia) e Principato di Monaco (vedi notizia), la “voluntary disclosure” può marciare spedita. Anzi, si possono già iniziare a raccogliere alcuni dati interessanti circa le prime adesioni alla procedura di rimpatrio dei capitali. Ad esempio là dove Como batte Milano 7.000 a 5.000. Sono queste le prime cifre delle istanze di collaborazione volontaria che si stanno accumulando presso le direzioni provinciali dell’Agenzia delle Entrate. Tanto che per Como, Milano e anche Varese ben presto potrebbe esplodere una vera e propria emergenza “voluntary disclosure”.
LAVORO EXTRA PER L’AGENZIA DELLE ENTRATE – Negli uffici provinciali dell’Agenzia delle Entrate infatti non si sarebbero aspettati la mole di lavoro extra piombata sulle scrivanie: e siamo solo all’inizio dell’iter che si chiuderà il prossimo 30 settembre. Così le direzioni stanno dando disposizioni di smaltire quanto più in fretta i cosiddetti obiettivi di budget, verifiche e accertamenti per poi dedicare le proprie risorse alla lavorazione delle domande sulla procedura di collaborazione volontaria. La cittadina a pochi chilometri dalla piazza finanziaria svizzera dunque sta collezionando al momento il numero più alto di prime adesioni, anche se manca ancora l’ultimo tassello del quadro della voluntary disclosure.