Promotori, parte la battaglia-contratto
CONTRATTO COLLETTIVO – Riparte la battaglia dei promotori finanziari per avere un contratto collettivo nazionale di riferimento. Il nuovo fronte è stato aperto da Assonova, l’associazione dei pf presieduta da Alessio Amadori (nella foto), che su questo argomento ha richiesto un tavolo con Abi e Assoreti, coinvolgendo tutte la associazioni di categoria esistenti, e iniziare a ragionare su un accordo collettivo a tutela della professionalità dei promotori. Inoltre Assonova chiede al governo che vari un’apposita norma civilistica che riconosca la specificità e l’evoluzione di questi professionisti del risparmio.
MIFID 2 – “Oggi”, dice Amadori, “ben 25.000 promotori finanziari, e mi riferisco a quelli che non sono dipendenti di banche, non hanno un accordo economico collettivo che ne tuteli la professionalità”. E di un contratto nazionale c’è bisogno sopratutto in vista dell’arrivo della Mifid 2, che introduce nuovi vincoli per il pf a partire dalla prestazione di consulenza indipendente rispetto alla banca/rete per cui lavora.
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