A Milano lusso e banche bilanciano il tonfo di Generali

MILANO PRUDENTE DOPO IL RALLY DI IERI – Dopo l’ulteriore forte rialzo con cui ieri i listini hanno rapidamente archiviato la “correzione fisiologica” che era sembrata partire martedì, stamane la prudenza torna a prevalere in avvio di giornata in Europa. A Milano gli indici restano peraltro in positivo col Ftse Mib che dopo un’ora di scambi segna +0,16%, il Ftse Italia All-Share a +0,17% e il Ftse Italia Star in rialzo dello 0,59%, nonostante ieri sera Wall Street avesse chiuso in calo di circa mezzo punto. Stamane in Asia il listino di Tokyo ha peraltro chiudo in rialzo (Nikkei225 a 18.991 yen, +1,43%) così come quello di Hong Kong (+0,34%) e di Shanghai (+1,8%) sulla notizia del buon andamento del mercato del credito in Cina a febbraio, che ha fatto scattare nuovi acquisti su titoli come  Agricultural Bank of China, Bank of China e Industrial Bank of China.

CORRONO LUSSO E BANCHE, ARRETRA GENERALI – Tra le blue chip italiane al momento si mettono in luce Yoox, Tenaris, Salvatore Ferragamo e A2A, ma anche Mps, Bpm, Campari e Fiat Chrysler Automobiles salgono di oltre un punto rispetto alla chiusura precedente. Le prese di profitto tornano a prevalere su Finmeccanica e Telecom Italia dopo gli ultimi rialzi. Peggio di tutti al momento è Generali, che dopo i risultati 2014 cede il 2,7% Il leone di Trieste ha infatti chiuso il 2014 con un utile operativo di 4,5 miliardi di euro (+10,8% rispetto al 2013) leggermente inferiore alle attese di mercato, con un Roe del 13,2%, in linea con le attese ed un margine di solvibilità Solvency II del 151%, più basso del previsto a causa dell’impatto negativo dei bassi tassi di interesse.

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