Promotori, ecco la nuova superFideuram

NASCE FIDEURAM INTESA PRIVATE – Accelera la nascita della nuova divisione private banking della banca milanese guidata da Carlo Messina. A capo della struttura vi sarà una holding, di prossima costituzione e imminente autorizzazione da parte di Banca d’Italia, che porterà il nome di Fideuram Intesa Private Bank, dando così vita alla prima private bank italiana con asset in gestione per oltre 180 miliardi di euro. Al di sotto della holding continueranno a esistere i tre marchi attualmente esistenti e che rappresentano le tre realtà oggetto dell’integrazione: Banca Fideuram, la controllata Sanpaolo Invest e Intesa Sanpaolo Private Banking (IspPB).

I RUOLI – La holding avrà una forte funzione di coordinamento e di raccordo, ma la persistenza dei tre marchi mostra che è stata superata l’idea di una fusione secca che avrebbe comportato frizioni e, soprattutto, la possibile insoddisfazione dei promotori finanziari e private banker delle tre realtà coinvolte. Del resto le fasce di clientela servite sono lievemente diverse da una rete all’altra e i numeri di advisr sono diversi: 5.400 per Banca Fideuram e 750 per IspPB. Futuro presidente della holding sarà Matteo Colafrancesco, attualmente a.d. e d.g. di Banca Fideuram e vicepresidente di Isp che guiderà l’accorpamento fino a luglio e poi passerà la palla al più giovane Paolo Molesini, attualmente direttore generale e amministratore delegato di Isp.

ANDREA CHIOATTO – Fondamentale pedina di questa scacchiera in movimento è Andrea Chioatto, responsabile dell’area governo operativo: cioè l’uomo-cerniera dell’operazione Fideuram – Intesa Private Banking. Chioatto è un fedelissimo di Messina, a lui molto legato: non è difficile immaginare per lui una funzione importante nella nuova holding. Messina, dal canto suo, ha già annunciato che parte di questa nuova divisione potrà essere quotata.

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