“Voluntary disclosure”, tolto un macigno

LA CERTEZZA DEL DIRITTO – Il nuovo regime del raddoppio dei termini contenuti nella bozza di decreto delegato sulla certezza del diritto, approvato ieri in prima lettura dal Consiglio dei ministri, avrà un impatto positivo sulla “voluntary disclosure”. E ciò almeno per i contribuenti che ritengono di aver commesso un reato tributario tra il 2006 (2004 in caso di omessa dichiarazione) e il 2009.

IL RADDOPPIO DEI TERMINI
– Dalla lettura del decreto, infatti, si evince che il raddoppio dei termini di accertamento scatta a condizione che la notizia di reato emerga prima della scadenza del termine ordinario di accertamento, con conseguente spinta all’adesione alla procedura di emersione dei capitali esteri non dichiarati. La disciplina vigente in tema di raddoppio dei termini, introdotta dall’art. 37 del dl 223/2006 aveva previsto che, in presenza di un reato tributario di cui al dlgs 74/2000, i termini ordinari di decadenza dell’accertamento dovessero essere raddoppiati (dal 31 dicembre del quarto anno successivo a quello di presentazione della dichiarazione al 31 dicembre dell’ottavo anno successivo, ovvero, nel caso di omessa presentazione della dichiarazione, dal 31 dicembre del quinto anno successivo al 31 dicembre del decimo anno).

L’IMPATTO DELLA NORMA
– Tale norma, tuttavia, nell’applicazione pratica da parte degli Uffici finanziari, aveva condotto ad una prassi a dir poco discussa, consistente nella trasmissione della notizia di reato alla competente Procura della Repubblica una volta decaduta dagli ordinari termini di accertamento solo al fine di poter essere “rimessa in termini” e procedere, pertanto, al recupero di imponibile anche con riferimento a periodi di imposta ormai chiusi. Con l’entrata in vigore delle nuove norme, invece, l’Amministrazione se non ha già comunicato la notizia di reato alla Procura non potrà più accertare i periodi d’imposta tra il 2006 e il 2009. Se il decreto approvato ieri sarà approvato in via definitiva, quindi, avrà un impatto positivo sulla “voluntary disclosure”.

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