Voluntary disclosure, rientro con dati dall’estero

UN NUOVO TASSELLO – Realizzare la sanatoria senza rimpatrio: l’Agenzia delle Entrate aggiunge un nuovo importante tassello alla “voluntary disclosure” e pubblica un documento (sfoglia sotto) che consente al contribuente di poter ottenere una riduzione delle sanzioni anche in caso di mancato trasferimento in Italia.

UN LASCIAPASSARE VERSO LA BANCA ESTERA – L’Agenzia si fa così il suo “waiver”. Con una mossa a sorpresa l’amministrazione finanziaria mette a disposizione dei contribuenti interessati alla “voluntary disclosure” la bozza di “lasciapassare” verso la banca estera. Chi intende mantenere fuori dall’Ue i patrimoni regolarizzati potrà autorizzare l’intermediario a trasmettere alle autorità finanziarie italiane richiedenti tutti i dati concernenti le attività oggetto di emersione a partire dal 2014.

I BENEFICI – In questo modo, come previsto dalla legge n. 186/2014, sarà possibile beneficiare degli stessi sconti sulle sanzioni da monitoraggio fiscale applicabili a chi rimpatria materialmente le somme in Italia.  La banca estera dovrà controfirmare il nullaosta, liberandosi così da ogni possibile responsabilità per violazione dell’obbligo di riservatezza garantito dalla normativa domestica. Allo stesso tempo, l’istituto si impegna a rispondere alle richieste dell’amministrazione finanziaria “nel più breve tempo possibile”.

WAIVER – Con il waiver, coloro che intendono mantenere gli asset regolarizzati in Svizzera, Liechtenstein o Principato di Monaco potranno disinnescare il raddoppio dei termini e beneficiare delle sanzioni sul monitoraggio fiscale previste per i paesi white list (con un costo finale dello 0,5% annuo). 

 

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