Mps sulle montagne russe, UniCredit paga l’incertezza

MPS IN ALTALENA, E’ PARTITO L’AUMENTO – Mps sulle montagne russe a causa della partenza dell’aumento di capitale da 3 miliardi iper diluitivo che peraltro secondo Mario Draghi, presidente della Bce, non rappresenta la soluzione definitiva ai problemi strutturali dell’istituto senese, che dunque presumibilmente verrà coinvolto nel prossimo risiko bancario italiano. Se ieri il titolo ha chiuso in testa al Blueindex grazie a un rialzo dell’11,30%, stamane a Piazza Affari è già in calo del 12% abbondante, dopo essere anche stata sospesa per eccesso di rialzo.

UNICREDIT SOFFRE LE CRESCENTI INCERTEZZE POLITICHE EUROPEE – All’estremità opposta del Blueindex, sulla cui classifica ha influito ieri anche la chiusura di piazze azionarie come Londra, Berlino e New York, ha chiuso Unicredit, appesantito come molti altri titoli del comparto finanziario dai timori che la crisi greca possa arrivare a uno “show down” nelle prossime settimane se Atene non riuscirà a rimborsare le rate di aiuti del Fmi in scadenza in giugno (per circa 1,5 miliardi di euro in tutto). Proprio in merito a tali rimborsi si nota una crescente distanza tra il premier Alexis Tsipras e l’ala sinistra del suo stesso partito, Syriza, cosa che unita ai risultati a sorpresa delle elezioni amministrative in Spana (e di quelle presidenziali in Polonia, che pesano su Bank Pekao, controllata di Unicredit) rischia di complicare non poco il quadro complessivo di riferimento per i listini europei.

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