Shanghai e Shenzen crollano di oltre il 7%

SEDUTA ROSSO SANGUE PER I LISTINI CINESI – Giornata da dimenticare per i listini cinesi oggi: lo Shanghai Composite index è calato del 7,4% con molti componenti che hanno chiuso a -10%, il massimo ribasso consentito in una seduta, mentre il Shenzhen Composite index, su cui pesano maggiormente titoli tecnologici, ha terminato in rosso del 7,9%. Più contenute le perdite su Hong Kong (-1,43%), listino sul quale operano prevalentemente i fondi comuni occidentali. Nelle ultime cinque sedute Shanghai ha ceduto il 12%, con gli investitori che ormai temono che si sia di fronte ad una esplosione della “bolla” che da inizio anno ha comunque portato l’indice a guadagnare oltre il 30% ad oggi, mentre Shenzen segna tuttora un incremento del 77% da inizio 2015.

LA BOLLA STA ESPLODENDO? – Un’esuberanza che per molti  non ha motivo di esistere, perché i fondamentali dell’economia cinese pur rimanendo invidiabili continuano a deteriorarsi. Ulteriore motivo di preoccupazione, gli acquisti a margine (ossia effettuati senza pagare l’intero controvalore ma solo una percentuale dello stesso) sono aumentati sino a raggiungere l’equivalente dell’8% dell’intero flottante secondo calcoli degli analisti di Macquarie, un fenomeno che in un passato recente si è quasi sempre concluso con perdite consistenti per gli investitori dell’ultimo minuto.

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