SONDAGGI CONTRASTANTI – Sondaggi contrastanti sul referendum greco che chiederà domenica se sottoscrivere o rigettare le proposte dei creditori internazionali (e dunque, politicamente, se cercare in tutti i modi di rimanere nell’euro o se provare a uscirne). Mentre tra gli operatori sui cambi prevale l’opinione che vincerà il sì, il più recente sondaggio pubblico mostrerebbe una maggioranza di elettori greci favorevoli al no. Nel frattempo sul mercato si nota un nuovo recupero dei bond periferici anche se con volumi modesti.
GRECIA RESTERA’ PROBLEMA A LUNGO – La cosa che più sorprende gli analisti di Société Générale è però il tono estremamente conciliante dei leader dell’Eurozona, con Angela Merkel che ora ipotizza che possa essere l’Esm a rimborsare alla Bce i 3,5 miliardi di euro di aiuti di cui la Grecia sembra non poter garantire il rimborso, dopo aver già omesso il pagamento degli 1,7 miliardi di euro all’Fmi entro la mezzanotte di ieri. Lo stesso Wolfgang Schaeuble, notano gli esperti francesi, ha già fatto filtrare la convizione che la Grecia possa rimanere, almeno per qualche tempo, nell’eurozona anche in caso di una vittoria del no. L’esito più probabile della vicenda è che la Grecia resti comunque una spina nel fianco dell’Eurozona a lungo, col rischio di un incremento dell’azzardo morale anche da parte di altri paesi della periferia europea se Alexis Tsipras in qualche modo vincesse il suo braccio di ferro coi creditori.