Munich Re tra le poche stelle di una seduta nervosa in Europa

INVESTITORI NERVOSI IN EUROPA – Prive del supporto di Wall Street, oggi chiusa per festività, e con meno di 48 ore dal referendum greco sulle misure di austerità richieste dai creditori internazionali per poter procedere a nuovi aiuti alla Grecia ed evitare ulteriori default contro la Bce e la Ue dopo quello già avvenuto contro l’Fmi (per ora di fatto senza conseguenze, in attesa dell’esito della consultazione referendaria), le borse europee perdono quota anche oggi, preparandosi ad un lunedì che potrebbe rivelarsi molto volatile indipendentemente dall’esito del voto.

LA PERIFERIA PAGA PEGNO, MA IN MODO FRAZIONALE – Se Londra cede al momento lo 0,37%, Parigi segna -0,35% e Francoforte oscilla a -0,06%. Leggermente più ampio il calo di Madrid (-0,43%) e Milano (-0,38%) rispetto al dato del paniere Eurostoxx50 (-0,28%), a conferma che la periferia torna ad essere giudicata potenzialmente più rischiosa dei mercati “core” europei. Tra le blue chip del vecchio continente si mette in luce Munich Re, in rialzo dell’1,69%, mentre sono in netto calo i titoli dell’energia con Iberdrola (-2,22%), Rwe (-1,69%), Total (-1,46%) e Engie (-1%) in coda al gruppo.

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