Fondi, Arpe festeggia con Sator

MAXI CEDOLA – Matteo Arpe migliora la redditività del suo gruppo Sator e remunera gli azionisti. Nei giorni scorsi, infatti, l’assemblea di bilancio ha deliberato di distribuire ai soci oltre 4,9 milioni di euro di cedola (0,14 ero ad azione), superiore rispetto al dividendo di 0,13 euro ad azione incassato lo scorso anno. Del resto l’esercizio, l’ottavo dall’inizio delle attività, si è chiuso con un utile netto salito ad oltre 6,7 milioni in confronto ai 6,2 milioni del 2013.

I FONDI – La migliorata redditività di Sator si deve in primo luogo al dividendo di 3,1 milioni ricevuto quasi esclusivamente dal veicolo Sator Capital Ltd, che gestisce i fondi Sator Public Equity Value (Spev) e Sator Private Equity (Spe). Spev, che dalla data di lancio (2008) ha performato il 74,7% rispetto al +30% circa messo a segno dall’Euro Stoxx 600, ha visto Sator nell’ultimo trimestre del 2014 riscattare oltre 48 mila azioni del fondo e incassare 3,7 milioni di proventi straordinari. Spe, invece, è entrata in Banzai, è uscita dall’investimento in Petrovalves e ha acquisito in jointventure con la famiglia Roveda il controllo della quotata Aedes.

UTILE CONSOLIDATO – Significativo pure l’utile consolidato passato anno su anno da 5 a oltre 6,2 milioni, spinto dalle commissioni attive stabili a 12,4 milioni così come le spese amministrative (8 milioni circa). Sator Capital Limited ha generato 10,4 milioni del monte-commissioni, completate dagli 1,9 milioni di fees generate dalla gestione di Sator Immobiliare sgr, partecipata da Carlo Puri Negri al 30,2%, che opera attraverso 3 fondi immobiliari (Flaminia, Emilia, Pompei) con masse pari a 264,3 milioni.

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