Tonfo del Credit Agricole sul listino di Parigi

CREDIT AGRICOLE INDIETRO TUTTA – Che succede al Credit Agricole, che stamane crolla del 9,37% a Parigi, dove il titolo passa di mano al momento a poco più di 13 euro per azione? Che secondo quanto ha dichiarato il vice direttore esecutivo, Xavier Musca, i piani della banca per rivedere la sua complessa struttura societaria sono stati sospesi, dato che l’istituto non ha ancora ricevuto il via libera dallE autorità (la Bce) con la quale ha da tempo avviato trattative in merito. Ieri, inoltre, nel presentare la semestrale il gruppo aveva segnalato altri 350 milioni di euro di accantonamenti per possibili oneri legali, facendo così salire a 1,6 miliardi di euro le riserve per tali costi.

INCERTEZZA SU PIANO DI RIASSETTO DEL CAPITALE – “Le autorità non si trovano in una posizione dalla quale possano rispondere con chiarezza ad alcune nostre domande, dato che ciò ostacolerebbe un più ampio dibattito sull’armonizzazione in Europa”, ha spiegato Musca. Al momento sono 39 le banche regionali retail che fanno parte del gruppo Credit Agricole, le quali detengono una partecipazione complessiva del 56% nella società quotata in borsa, che a sua volta possiede il 25% del capitale di tali istituti di credito. Una semplificazione della struttura societarie consentirebbe di liberare capitale e ripagare ai soci tra i 2 e i 5 miliardi attraverso maggiori dividendi o il lancio di un buy-back azionario.

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