Derivati: banche e investitori dovranno passare dalle clearing houses

DERIVATI: UE VARA OBBLIGO COMPENSAZIONE – Derivati, si cambia. Almeno in parte, perché la decisione della Commissione Ue, ampiamente prevista ma confermata oggi da una nota ufficiale, di richiedere a banche e ai maggiori investitori che detengono posizioni in derivati di utilizzare una “parte terza” per le intermediazioni sugli stessi, le “clearing houses” (stanze di compensazione, ndr), di fatto non modifica l’ambito di applicazione dei contratti e conferma ampiamente i compromessi che erano emersi nel corso del lungo processo di elaborazione della nuova normativa.

DAL 2009 IL G20 RACCOMANDAVA QUESTO PASSO – Già nel 2009 il G20 aveva raccomandato di introdurre la compensazione obbligatoria tramite clearing houses per i contratti di swap nel tentativo di ridurre il danno che sarebbe derivato dall’eventuale inadempienza a pagare da parte di una banca “sistemica”.  Commentando la normativa ora introdotta il Commissario Ue per i Servizi finanziari finanziaria, Jonathan Hill, ha dichiarato: “Oggi facciamo un passo significativo per implementare i nostri impegni nei confronti del G20, rafforzare la stabilità e aumentare la fiducia del mercato” con una norma che rientra “nel nostro avvicinarsi a mercati che siano equi, aperti e trasparenti” per tutti gli investitori e intermediari coinvolti.

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