BANCA GENERALI SULLE MONTAGNE RUSSE – Giornata a dir poco movimentata quella vissuta dal titolo Banca Generali a Piazza Affari. Dopo aver aperto appena sopra la soglia dei 24 euro per azione, con un ribasso del 12%, venendo poi sospeso, il titolo è tornato a trattare sopra i 26 euro, toccando un massimo in mattinata di 26,8 euro, di oltre 10 punti superiore al minimo giornaliero, prima di rallentare nuovamente e venir indicato, a meno di mezzora dall’apertura di Wall Street, a 25,94 euro (-4,95%) con oltre 233 mila pezzi passati di mano.
PESA ALLEGGERIMENTO PORTAFOGLI, NON DATI FONDAMENTALI – Il titolo, come la stragrande maggioranza delle azioni scambiate sul listino di Milano, appare vittima delle robuste vendite legate al tentativo degli investitori istituzionali nazionali ed esteri di alleggerire le posizioni e ridurre l’esposizione al rischio, nel mezzo di un deciso storno dei mercati legato ai timori in arrivo dall’Asia. Sul fronte fondamentale, i dati di luglio di Banca Generali erano apparsi positivi, con una raccolta netta di 341 milioni di euro, di cui 216 milioni attraverso la rete di promotori e di 125 milioni tramite Banca Generali Private Banking. Da inizio anno la raccolta netta ha toccato i 2.577 milioni di euro.