Credit Suisse: nonostante la Cina la ripresa si rafforzerà in eurolandia

CREDIT SUISSE: LIIMTATA ESPOSIZIONE DELL’EURO ALL’ASIA – Anche se il rallentamento cinese e delle maggiori economie emergenti pone rischi non modesti ad alcune esportazioni chiave dell’Europa, gli esperti di Credit Suisse non credono che tali rischi siano tali da far deragliare la ripresa che dovrebbe guadagnare forza nel corso del 2016 in tutto il vecchio continente. “L’esposizione alla domanda finale in Asia della zona euro non è elevata” ricordano gli esperti, che piuttosto sottolineano come sia la domanda domestica il fattore principale della ripresa europea, aggiungendo che al riguardo i fondamentali restano promettenti.

NEL 2016 LA CRESCITA SI RAFFORZERA’ ANCHE SE PERMANGONO RISCHI – “Le condizioni di finanziamento stanno allentandosi, la politica fiscale sta iniziando ad agire da stimolo e minori costi dell’energia continueranno a supportare gli utili reali. I profitti aziendali sono stati particolarmente robusti quest’anno, dando supporto ad assunzioni e investimenti. I rischi politici rimangono, peraltro, con elezioni in Grecia, Spagna e Portogallo nella parte finale dell’anno che potrebbero riportare alla volatilità acuta e alle incertezze che hanno condizionato i mercati in giugno e luglio. Ma “nel complesso pensiamo che la volatilità e l’incertezza riguardo la Cina e le altre economie emergenti agirà da limite al rialzo per la crescita europea, più che produrre un marcato rallentamento”.

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