La paura della crisi subprime torna a Londra

A distanza di 10 anni lo spauracchio della crisi subprime torna a spaventare Londra. Provident Financial, società inglese specializzata in “prestiti a domicilio” per clienti sub-prime (quei clienti non in grado di accedere a prestiti bancari) è crollata in Borsa del 70% in un giorno, passando da 17 a 4,4 sterline per azione, dopo aver annunciato il secondo allarme utili in due mesi e annullato il dividendo semestrale per gli azionisti. Inoltre, l’a.d. Peter Crook ha dato le dimissioni.

A inizio estate la società aveva previsto un utile annuale di 60 milioni di sterline, mentre ieri ha dichiarato di aspettarsi perdite tra gli 80 e 120 milioni di sterline. Come mai? In molti puntano il dito a Crook e al suo modello di business improntato su software e innovazione. Il tasso di raccolta debiti è crollato dal 90% del 2016 al 57%, mentre la concessione di nuovi prestiti è scesa al ritmo di 9 milioni a settimana. E i prossimi mesi sono tutt’altro che rosei visto che con ogni probabilità anche il dividendo annuale sarà azzerato.

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