Via l’Imu sulla prima casa? Ne beneficierà chi vive in un castello

SENZA IMU CASTELLI DETASSATI – Se ne dovrebbe parlare già oggi in Consiglio dei ministri: se l’Imu sulla prima casa venisse abolita completamente e senza eccezioni, l’Italia diventerebbe il luogo ideale per chi sogna di vivere in un castello, grazie al totale azzeramento di ogni imposta di proprietà. LuxuryEstate.com, partner di Immobiliare.it, ha infatti analizzato la pressione fiscale che grava sui castelli nelle maggiori nazioni europee (Spagna, Regno Unito, Francia e Germania), confrontandola con lo scenario che va delineandosi nel nostro paese.
    
L’EUROPA NON FA MOLTI SCONTI – E’ venuto fuori che mentre l’Italia pensa di cancellare del tutto le tasse per chi vive nei castelli (che rientrano nella categoria catastale A9 – castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici), che in base alla prevista riforma dell’Imu se registrati come residenza principale del proprietario, potrebbero vedere uno sgravio di circa 1.800 euro l’anno, il Regno Unito non pensa affatto ad abbassarle (anzi in Scozia la Land and Buildings Transaction Tax è salita da poco dal 7% al 12%) e in Germania l’Iva sull’acquisto è fissata al 19%. In Francia, poi, essendo gli “chateau” equiparati a tutti gli altri immobili, si arrivano a pagare cifre che oscillano dai 4.500 agli 8.500 euro l’anno.
    
SOLO LA SPAGNA GRAZIA I MANIERI – L’unico paese che al momento “grazia” i castelli in Europa è la Spagna dove, se il comune in cui si trova l’immobile riconosce il suo valore e lo dichiara monumento storico di interesse culturale, scatta l’abolizione della tassa di proprietà. Ma dall’analisi del portale è emerso che molti castelli spagnoli necessitano di importanti interventi di ristrutturazione.

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