Veneto Banca: la primavera 2016 porterà grandi trasformazioni

VENETO BANCA PRESENTA IL PIANO INDUSTRIALE – Veneto Banca  va  verso un aumento di capitale in coincidenza con la trasformazione in Spa e la quotazione. Lo ha confermato oggi il neo amministratore delegato (da martedì scorso, con contemporanea cooptazione in Cda) Cristiano Carrus, presentando il nuovo piano industriale 2015-2020 che si pone l’obiettivo di raggiungere una maggiore solidità patrimoniale con livelli di Cet1 sopra al 13,5% già dal 2018(e sopra il 15,5% nel 2020), una “soddisfacente e sostenibile” redditività, con ritorno all’utile già dal 2016 e un target a livello di Rote del 7% entro il 2020, un Cost Income ratio in riduzione di circa 8 punti percentuali al 2018 (e sotto il 50% al 2020) e una maggiore qualità degli asset, con forte riduzione del “Npl ratio” (percentuale di crediti problematici su crediti totali) ed elevati livelli di copertura del portafoglio crediti.

SERVE UN MILIARDO DI EURO DI MEZZI FRESCHI – Nel corso della presentazione Carrus, entrato in Veneto Banca nel 2014 con l’incarico di direttore finanziario (Cfo) e vicedirettore generale vicario avendo poi assunto lo scorso agosto il ruolo di direttore generale, ha dichiarato: “Penso che faremo l’aumento di capitale” (previsto assieme ad altre azioni straordinarie come la cessione di Banca Intermobiliare, la razionalizzazione delle reti estere ed una gestione proattiva del portafoglio partecipazioni) da un miliardo di euro “nell’aprile 2016″. “Da soli senza il miliardo di euro – ha poi concluso Carrus – non stiamo in piedi”. Per questo Veneto Banca si quoterà: “Andiamo sul mercato perché un miliardo di euro solo il mercato ce lo può dare, nessun altro”. Per la primavera del prossimo anno Veneto Banca prevede infatti di trasformarsi in Spa, quotarsi in Borsa e ricapitalizzarsi.

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