Risparmio: il mattone guida la ripresa economica

IMMOBILIARE ALLA RISCOSSA – Il mattone torna alla ribalta tra i risparmiatori italiani. Dopo che nel 2006 la percentuale di coloro che lo vedevano come l’investimento ideale è scesa progressivamente fino ai minimi del 24% nel 2014, quest’anno è risalita di 5 punti, raggiungendo il valore del 29%. Lo rivela l’indagine Acri-Ipsos sul risparmio e gli italiani al suo 15° anno, secondo cui, tuttavia, chi ha risorse disponibili mantiene una forte preferenza per la liquidità: riguarda quasi due italiani su tre. Inoltre chi investe lo fa solo con una parte minoritaria dei propri risparmi.

FINITA LA CRISI? – Insomma, la ripresa è iniziata, ma la crisi non è finita. “Tutte le aree del Paese denotano un miglioramento, ma questo è particolarmente visibile nel Nord Ovest, dove sono soddisfatte 2 persone su 3 (67% di soddisfatti, +9 punti percentuali rispetto al 2014). Al contempo si riduce il numero di coloro che denunciano un peggioramento del proprio tenore di vita”, spiega una sintesi della ricerca.. “La crisi c’è, ma non per me”, sembra essere il motto nuovo di molti italiani che vedono ancora una crisi “grave” e duratura (fino al 2020 per tornare ai livelli pre-crisi), ma avvertono il miglioramento della propria personale situazione economica.

FIDUCIA NEL FUTURO – Anche dalle domande sul futuro emerge una nuova fiducia. “Oggi più di 1 italiano su 3 è fiducioso sul futuro dell’Italia (36%), mentre gli sfiduciati sono il 27%: in un anno il saldo, oggi +9, è migliorato di 24 punti percentuali”. Cominciando a vedere la luce in fondo al tunnel, gli italiani hanno anche meno paura di spendere. Così per la prima volta da 4 anni quelli che non vivono tranquilli se non mettono da parte qualcosa sono meno di coloro che risparmiano solo se questo non costa loro troppe rinunce. La quota che nell’ultimo anno ha effettivamente risparmiato comunque cresce rispetto al 2014 di 4 punti percentuali, al 37% attuale, dato più alto dal 2010.

EURO VANTAGGIO
– E, come già accennato, a guidare la ripresa nel 2015 è l’investimento nella casa, segnale già presente nei dati di crescita boom delle nuove erogazioni di mutui bancari: la preferenza per il mattone risale di ben 5 punti percentuali, raggiungendo il valore del 29%. Era il 24% nel 2014 e il 70% nel 2006. L’euro delude, infine, come ormai da molti anni, con tre italiani su quattro che si dicono insoddisfatti, ma il 51% è sicuro che tra 20 anni avere la moneta unica sarà stato un vantaggio.

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