POSTE ITALIANE RESTA SUI BLOCCHI – Poste Italiane si mantiene sotto il prezzo di collocamento (6,75 euro per azione), oscillando a metà giornata sui 6,705 euro con poco più di 7 milioni di pezzi scambiati. Il cedimento delle quotazioni e il brusco calo dei volumi di contrattazione sembrano indicare che nonostante la domanda si sia rivelata superiore all’offerta di 3,3 volte non si è creato realmente alcun effetto “scarsità”.
IL TITOLO E’ GIA’ EQUAMENTE VALUTATO – Secondo molti operatori, inoltre, la scelta di collocare il titolo ad un prezzo al centro della forchetta indicativa se da un lato ha consentito di massimizzare la quantità di titoli collocati dal Tesoro italiano (il 38,2% compresa la greenshoe, per un incasso di 3,4 miliardi di euro), dall’altro ha di fatto centrato la valutazione corretta eliminando a breve spazi per ulteriori significativi incrementi di prezzo.