Al mercato piacciono gli annunci di Unicredit

OLTRE ALLA TRIMESTRALE TIENE BANCO PIANO STRATEGICO – Non saranno né i 12 mila ipotizzati fino a pochi giorni fa né i 14 mila di cui parlava la stampa italiana in queste ore: Federico Ghizzoni al termine del Cda di Unicredit che ha approvato la trimestrale al 30 settembre, chiusasi con 507 milioni di euro di utile netto (-3% sul trimestre precedente, -29,8% sull’anno) a fronte di ricavi trimestrali pari a 5,3 miliardi (-7% sui tre mesi precedenti, -4,1% sull’anno) ha annunciato che nell’ambito del piano strategico al 2018 il gruppo intende ridurre di 18.200 unità la forza lavoro (di cui 2.700 in Italia) entro la fine del prossimo anno.

MERCATO APPROVA DIMAGRIMENTO DI PERSONALE E COSTI – Il “dimagrimento” avverrà anche attraverso ristrutturazioni di attività a bassa redditività come le attività di leasing in Italia e cessioni come quella delle attività di banca retail in Austria, oltre che a seguito della chiusura di 800 sportelli. Ulteriori misure tra cui una semplificazione della struttura societaria del gruppo dovrebbero garantire riduzioni dei costi per 1,6 miliardi (contro gli 1,1-1,2 miliardi finora ipotizzati). Accanto ai tagli Ghizzoni segnala anche la volontà di Unicredit di fare nuovi investimenti, di cui quelli per l’evoluzione digitale richiederanno 1,2 miliardi. Il piano è per Ghizzoni “realistico” e “totalmente autofinanziato” e la cosa sembra piacere al mercato che premia il titolo con un rialzo di poco inferiore al 2% che riporta le quotazioni sopra i 6 euro per azione, con circa 50 milioni di pezzi scambiati finora.

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