Geely dopo Volvo conquista anche Lotus, chi sarà il prossimo?

GEELY PRENDE IL CONTROLLO DI LOTUS – Mentre non si spengono le voci, peraltro finora prive di concreti riscontri, di un interesse dei principali gruppi automobilistici cinesi per Fiat Chrysler Automobiles (in particolare per il marchio Jeep), la Cina mette a segno un altro “colpo”, conquistando il 51% di Lotus. Il produttore britannico di macchine sportive di lusso, travolto dalla crisi del 2009 proprio nel mezzo di una fase di espansione che avrebbe dovuto portare all’apertura di un nuovo impianto e al lancio di 5 nuovi modelli, è infatti finito sotto il controllo di Zhejiang Geely Holding Group.

IL PRECEDENTE DI VOLVO – Il gruppo cinese, che fa capo al miliardario Li Shufu, ha rilevato la partecipazione di controllo per 51 milioni di sterline, apparentemente non preoccupato dell’incertezza che tuttora circonda la Brexit (i cui colloqui iniziali sono già entrati in una fase di stallo che non sembra promettere nulla di buono). In Europa Geely controllava già Volvo, che di recente ha visto lanciati sul mercato nuovi modelli e che si prepara a una svolta radicale a favore della trazione elettrica rispetto ai tradizionali motori a combustione interna,

GALES FIDUCIOSO SU RILANCIO – Così non stupisce che il Ceo di Lotus, Jean Marc Gales, in carica dal 2014, abbia commentato la notizia del passaggio del controllo in mani cinesi (l’operazione è stata annunciata a giugno ma dovrebbe essere ufficialmente portata a termine entro fine settembre) in modo molto positivo, sostenendo che “è la cosa migliore che potesse accaderci”. Se le cose per Lotus dovessero andare come per Volvo, che lo scorso anno ha segnato un record storico di vendite, sarà difficile dargli torto.

IL FUTURO SONO LE AUTO ELETTRICHE – Del resto Lotus non è il primo investimento che Geely fa in Gran Bretagna: nel 2013 il gruppo cinese ha già comprato London Taxi International, il gruppo a cui fanno capo i celebri “cab” neri che circolano a Londra e di cui Geely ha annunciato di voler lanciare una versione elettrica entro fine anno. L’expertise degli ingegneri di Lotus combinata a quella dei colleghi di Volvo potrebbe dare a Geely la spinta necessaria per far crescere la produzione domestica e internazionale, tanto più che proprio Lotus aveva aiutato Tesla nello sviluppo del primo veicolo elettrico, il Roadster, nel 2008. I concorrenti, Fca compresa, sono avvisati.

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