Pechino svaluta ancora, i listini asiatici affondano

PECHINO SVALUTA ANCORA LO YUAN – Pechino concede il bis e per i mercati finanziari mondiali son dolori. Anche oggi la banca centrale cinese ha svalutato lo yuan di un altro 0,6% contro il dollaro, riducendo il tasso di riferimento per l’ottava seduta consecutiva. Si tratta della più forte svalutazione dopo quella dello scorso agosto e la risposta dei mercati non si è fatta attendere: dopo solo mezzora di lavoro l’indice Csi 300 ha toccato il 7,2% di perdita, facendo scattare la sospensione delle contrattazioni per il resto della giornata come già accaduto lunedì.

I MERCATI AZIONARI AFFONDANO – Analoga la reazione del listino di Shanghai, crollato del 7,04%, mentre Shenzhen ha chiuso in calo dell’8,24% e Hong Kong ha perso il 3,79%. Da parte sua Tokyo, su cui ha pesato anche il nervosismo legato al test atomico nord coreano di ieri e la chiusura negativa di Wall Street, ha chiuso la seduta con l’indice Nikkei225 a 17.767,34 yen, in perdita del 2,33%. Non sono migliori le aperture europee, in calo tra uno e due punti percentuali.

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